Mezzadro

Mezzadro non è solo uno sgabello ma è un messaggio forte e chiaro di libertà nella definizione dell’ambiente spaziale domestico.
Disegnato nel 1957, per la mostra “Forme e colori nella casa d’oggi” allestita a Villa Olmo di Como, è una delle creazioni più note di Achille Castiglioni e suo fratello Pier Giacomo.
Questo progetto è basato sui principi del ready made di Duchamp: usare una parte di un oggetto esistente, confermandone la forma ma spostando il luogo e il modo d’uso. La seduta infatti è un composta da vari elementi: sedile, perno di fissaggio, balestra e traversa.
Il particolare più rilevante è il sedile di un trattore, progettato nei primi anni del novecento, ma anche nel sistema di fissaggio troviamo un oggetto familiare: il dado “a galletto”, usato nelle ruote della bicicletta, che consente di serrare bene il tutto senza l’uso di cacciaviti o chiavi. Nel 1970 Zanotta lo mette in produzione, chiamandolo metaforicamente Mezzadro ed oltre alla celebre versione con il sedile rosso, è disponibile anche nei colori arancio giallo, bianco o nero. Il design di questa icona è ancora attuale e ricco di ironia, capace di bilanciare innovazione e nostalgia verso il passato. Ci vollero due anni di incessanti sperimentazioni per creare la tecnologia adatta alla sua produzione e nel 1987 fu presentata al pubblico al Salone del Mobile, ottenendo subito un grande successo e venendo premiata come prodotto più innovativo della Fiera di quell’anno. Fa oggi parte della collezione di molti musei, tra cui il MoMA di New York e della Triennale di Milano. Anche la poltrona Ghost di Fiam fa parte dei prodotti esposti nel nostro showroom di Viale Certosa 21 a Milano.